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MC
Ciao Fausto e grazie per la tua disponibilità?

FC
Ciao, grazie a te 

MC
Sei un chitarrista. Ma tu come ti definisci?  … parlaci di te

FC
E che ne so? 😀 un curioso, sicuramente, una persona che si annoia facilmente e quindi prova a fare in modo che non succeda …

MC
Quale è stato il tuo approccio alla musica? Come è andata? Hai qualche aneddoto “curioso”?

FC
Per mia grande fortuna sono nato in una casa piena di musica. Nessuno dei miei due genitori ha mai suonato attivamente, ma hanno entrambi una grande passione e ne ho potuto beneficiare da subito. Ho cominciato da piccolo, più o meno in prima elementare col flauto dolce. Poi poco più di un anno di flauto traverso condiviso, nel senso che era della scuola e lo usavamo in due. L’altro ragazzo, che poi ci si è regolarmente diplomato, lo studiava con metodo e costanza, io quando toccava a me ogni tanto mi scordavo di chiederglielo… A quel punto la domanda che mi ha cambiato la vita per la prima volta: “perché non provi il clarinetto?” detto fatto, dai 9 ai 40 anni circa le ance, perché poi sono arrivati anche sax alto e sax soprano, hanno rappresentato una bella fetta della mia vita musicale. La chitarra ha fatto capolino in terza media, ma prima dei 20 anni era decisamente lo strumento complementare. Se proprio devo nominare tre musicisti “spartiacque” della mia vita, che pure non sono necessariamente in linea con quello che ho suonato e suono, direi senz’altro Jorma Kaukonen e David Crosby per la chitarra (sì, l’imprinting è stato decisamente West Coast)  e Kenny Garrett per il sax, nel senso che prima di vedere lui con Miles suonavo solo il clarinetto, il mio primo alto l’ho comprato letteralmente la mattina dopo aver visto Kenny. E poi su tutti Neil Young. A 14 anni sapevo a memoria i suoi dischi e la mia era letteralmente una doppia vita: Lefevre e Mozart sul clarinetto e Neil sulla 12 corde, con tanto di camicione a quadri, capello lunghissimo e scarpe da basket.

Dopodiché a 15 è arrivata la prima elettrica, che suonavo di nascosto da mio padre. Lui mi avrebbe voluto concertista classico, e io ovviamente ascoltavo i Van Halen …

Insomma, scegli tu se versatile o dispersivo, di certo buona parte dei tentativi di non annoiarmi sono andati a buon fine …

MC
Ci descrivi la tua concezione della musica?  

FC
Beh, stupore, emozione, ricerca, pace. E il contrario di tutto questo, se necessario. Ormai come ascoltatore sono “formato”, con tutti i limiti che la cosa comporta, e l’unico aspetto da cui non prescindo è la sincerità. La musica deve “sapermi di vero”, indipendentemente dal genere. Quando suono invece cerco prima di tutto di divertirmi e imparare qualcosa, anche e soprattutto su me stesso in rapporto alla musica. Un grande pianista classico col quale ho avuto la fortuna di passare molto tempo diceva “studiare, studiare e studiare, ma anche STUDIARSI.” Capire in che direzione si vuole realmente andare, e io mi permetto di aggiungere divertirsi il  più possibile facendolo.

MC
Dicci la tua sulla  fruizione della musica in relazione al mercato discografico e alle strutture per il live.

Mi spiego meglio. Un musicista pubblica un suo lavoro, lo deve vendere e poi deve suonare live per promuoverlo ulteriormente. Che panorama osservi? Quali sono le difficoltà?

FC
La diffidenza di troppi, e parlo sia di pubblico che di addetti ai lavori, l’eccesso di sovrastrutture burocratiche non sempre utili, la carenza di spazi debitamente attrezzati per il live … potremmo fare un elenco alfabetico, ma credo abbiamo tutti in mente almeno un caso in cui abnegazione e determinazione tutti questi ostacoli li hanno superati. Insomma non è facile, non lo è mai stato e temo lo sarà sempre meno, ma non ce l’ha ordinato nessuno …

MC
Che cos’è il chitarrismo per te? 

FC
Dovresti chiederlo a un chitarrista … io non credo di esserlo, non in senso stretto, la tecnica mi interessa in relazione al suo utilizzo musicale e comunque l’ho sempre inseguita poco.

E’ un po’ di tempo che la chitarra mi piace “cruda”, senza nessun tipo di effetto se non un leggero riverbero, ho avuto, per la famosa curiosità di cui sopra, il momento open tuning,  ma avendo cinquant’anni suonati è arrivato ai tempi di MIchael Hedges, ben prima che diventasse una moda. Questo inevitabilmente porta in una direzione diversa, Michael stesso diceva  “I’m not trying to play guitar, I’m trying to play music.” 

Ovviamente non mi sogno nemmeno da lontano di accostarmi a lui, ma mi rivedo molto in questa frase.

MC
Quanto è importante per un chitarrista definire nel tempo, oltre al proprio stile musicale, anche un suono che lo contraddistingue?

FC
Sull’elettrica trovo sia difficile dire qualcosa di completamente diverso da quello che è già stato detto in termini di ricerca timbrica, poi non dico che non possa succedere ma io personalmente credo esistano capiscuola e discepoli, e “nuovi capiscuola” mi sembra di non sentirne da un po’. Se invece parliamo di essere riconoscibile dopo due frasi, beh, quello credo sia uno dei tratti distintivi del grande chitarrista. Per fare tre esempi solo apparentemente distantissimi fra di loro pensa a BB King, George Benson e Scott Henderson, per non dire Holdsworth, Frisell, Scofield, Metheny, anche Belew e David Torn, e potremmo andare avanti ore … insomma se suonano tutti la stessa frase li distingui eccome, e cosa più importante distingui gli originali dall’imitazione.

Il suono ha mille motivazioni personali, tecnologiche, meccaniche, ma anche e soprattutto anatomiche e fisiologiche. Anni fa a una fiera del vintage, argomento nel quale preferisco non addentrarmi, erano stati ricreati con strumenti, ampli e pedali d’epoca i rig di chitarristi storici del rock – Hendrix, Page, Blackmore etc, che pur affidati a bravissimi chitarristi ovviamente non suonavano nemmeno lontanamente come gli originali. Mi ritrovo molto nell’idea di strumento come “attrezzo”, come modo di realizzare un’idea. In sostanza sono d’accordo con Tuck Andress: “la musica ti presenta dei problemi, e la chitarra è ciò che hai a disposizione per risolverli.”

Nel video, Fausto Comunale suona “Maxine” di Donald Fagen

MC
Cosa pensi delle apparecchiature all-in-one (pedaliere, Helix, Kemper, ecc…) … ti piacciono, o sono solo comode?

FC
Io di mio, a parte il fatto che ormai il percorso del mio segnale è chitarra-accordatore-impianto (spesso attraverso un magnifico pre/DI/EQ che mi ha costruito il grande Nico Di Battista, chitarrista superlativo e tecnico audio sopraffino, ne penso tutto il bene possibile in termini di praticità, ma della mia poca esperienza al riguardo non sono granché soddisfatto. Sarà che vengo da anni di Mesa Boogie, TS9 e pedali analogici vari, ma è la risposta dinamica, in particolare del Kemper, a non convincermi del tutto. Tutto bene sugli estremi, il clean col chorus e l’ultradistorto di stampo Randall sono perfetti. In mezzo però non ci siamo, almeno  per quanto mi riguarda. Ci tengo però a precisare che in un’altra ottica, ad esempio orchestra televisiva, sono una vera manna, è sicuramente un problema molto più mio che loro e dovessi trovarmi, sarà difficile ormai, ma vabbè, in una situazione simile li prenderei senz’altro in considerazione. Magari partendo dall’Helix, che costa meno 😀

MC 
Cambiamo discorso. Il periodo del coronavirus, quali sono le tue riflessioni personali? Quanto ti ha segnato  questa situazione?  

FC
Personalmente poco ma subito, la zona in cui vivo è stata colpita duramente e io mi sono trovato in ospedale nei giorni del picco, per altri motivi, fortunatamente, ma ti lascio immaginare l’atmosfera. In più ho uno zio pneumologo, per cui per forza di cose è stato da subito un argomento centrale in tutta la nostra famiglia. Va detto che non ho mai suonato e letto così tanto e avuto casa così pulita, insomma un po’ per indole e un po’ per necessità mi sono comportato come all’uscita del cinema dopo Un Lupo Mannaro Americano a Londra: ridevo ma mi guardavo le spalle …

MC
Come ti sei attrezzato per la didattica? Hai avuto difficoltà di organizzazione anche relativamente agli allievi?

FC
Ho dovuto sospendere le lezioni coi pochi bambini che avevo perché non credo sia facile fare lezione online quando devi risolvere problemi meccanici, impostazione e posizione delle mani e cose simili. Con gli adulti mi sono attrezzato con le varie piattaforme tipo Zoom e Google Meet e direi che funziona, tutto sommato. Certo non è la stessa cosa, e soprattutto online la mia minaccia preferita “
ti strappo le braccia“non sortisce lo stesso effetto ma ci accontentiamo 😀 

MC
Cosa ti aspetti dalla ripartenza? Come credi che cambierà la situazione anche socialmente? 

FC
Mi aspettavo maggiore consapevolezza e più empatia in generale, devo prendere però atto del fatto che puntualmente gli eventi mi hanno smentito. Pazienza, io mi sforzerò di fare il mio e sono certo che almeno chi ho intorno farà altrettanto. Sicuramente è stato un periodo istruttivo sotto tantissimi aspetti.

 

MC
Ma parliamo dei tuoi attuali progetti. Cosa bolle in pentola? 

FC
Senz’altro un disco in duo con Daniela Galli, per il quale non escludiamo qualche collaborazione illustre, … vediamo, fra il serio e il faceto se ne è parlato spesso. Poi mi piacerebbe ricominciare ad organizzare qualche concerto dalle mie parti, per certe cose la provincia ha un’energia sorprendente e se ne accorgono anche gli artisti. Non vedo l’ora di tornare a suonare, anche se, al momento, l’unico concerto non ancora saltato è per fine ottobre e ad oggi, come ben sai, è impossibile fare previsioni a lungo termine. Vediamo come butta …

MC
Abbiamo terminato la chiacchierata. Grazie Fausto e aspettiamo che esca il tuo Cd. 

FC
Grazie a te, a presto nella Capitale appena possibile. Sapessi quanto mi manca Roma, non ci suono da ormai dieci anni e anche per diletto ci sono capitato pochissime volte da allora. Spero risucceda presto, anche prima del cd …